5.11.2010

CNSU: IO VOTO MIZ!!




Ciao,

ricordiamo a tutti che il 12 e 13 maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Votare Azione Universitaria-Studenti per le libertà e scrivere la preferenza

MIZ

sarà fondamentale per rinforzare la struttura di un gruppo universitario che da anni ha le sue basi nei vari organi di facoltà. Possiamo così creare un canale diretto per portare le piccole e grandi battaglie di tutti i giorni direttamente al tavolo di dialogo col ministro dell'istruzione.

I seggi rimarranno aperti:
Mercoledì 12 maggio: dalle ore 8:30 alle ore 19:00
Giovedì 13 maggio: dalle ore 8:30 alle ore 14:30

Dove:

Sala Professori del Velodromo,
p.zza Sraffa 11
piano terra

Come si vota:
Barra il simbolo Azione Universitaria-Studenti per le libertà e scrivi

MIZ.

La preferenza è importante.

Gruppi facebook:
12 - 13 MAGGIO - IO VOTO MIZ.
http://www.facebook.com/?sk=2361831622#!/group.php?gid=100589816652055&ref=ts

Chiediamo a tutti di far girare il più possibile il messaggio anche ad amici di altri atenei lombardi/liguri/piemontesi. Il collegio comprende quest'area.

Carlo Di Maio
Rappresentante degli Studenti presso il Consiglio Graduate

5.05.2010

Buone nuove dal Consiglio Graduate!!

Bocconiani!!

Maggio è cominciato e per tutti noi si avvicinano mesi di duro studio, soprattutto per quelli che sono soliti frequentare l’aula fumo … Prima di cominciare una nuova giornata di studio, ecco a voi alcune buone notizie dal Consiglio Graduate!

In primo luogo voglio subito confermarvi che, al contrario di quanto vociferato in giro in queste ultime settimane, sarà ancora possibile laurearsi in corso all’appello di Marzo. Ho ricevuto ieri risposta dall’Ing. Grassi, che è a capo dei servizi didattici della Bocconi.

Dopo aver rivolto numerosi inviti ai direttori di corso di laurea a prestare attenzione al livello di stress a cui sono sottoposti gli studenti della Bocconi, finalmente il Consiglio ha preso formalmente atto del problema e il Dean Corbetta ha ufficialmente invitato la faculty a porre maggiore attenzione agli studenti. Il mio obiettivo è evitare nuovi casi drammatici di studenti che, spinti dalla rabbia, dalla disperazione o semplicemente dall’incapacità di reggere l’alto livello competitivo della Bocconi, finiscano con il lasciare gli studi o commettere atti irragionevoli. In tal senso, nell’ambito di un nuovo servizio di assistenza agli studenti a 360°, denominato “Campus Life”, mi è stato assicurato che grande rilievo sarà dato al problema.

Dopo i rilievi posti da me e Nicola Tomaiuolo in Consiglio, il comitato per la valutazione ha analizzato il problema posto dallo switch del sistema di valutazione dei professori da cartaceo ad online e ne ha deciso una sospensione. Accolgo con favore la notizia, anche considerando le alterazioni alla valutazione che sarebbe stata possibile in modalità online. Infatti la percezione di essere “spiati” potrebbe portare a valutazioni mediamente più alte. E’ una cosa che non possiamo accettare, anche considerando che sulla base delle valutazioni sono ogni anno assegnati ai professori 20 premi di produttività del valore di 20.000 euro ciascuno. Anche per questa ragione vi chiedo molta attenzione e rigorosità nella compilazione dei questionari di valutazione di questo semestre: premiate i migliori ma siate fermi con i peggiori.

Insieme a B.lab ho poi molto lavorato per trovare una soluzione al cambiamento di regole per il programma Free-Mover imposto dal Prorettore Ortu. Anche in seguito alla mia segnalazione sugli effetti devastanti che tale regola avrebbe avuto su corsi come il DES (che non ha esami da 6 crediti), verrà permesso a chi raggiunge i 18 crediti nel secondo semestre del primo anno di partire il secondo semestre del secondo anno.

Ho in ultimo fatto rilevare, sempre in riferimento al DES, come la riduzione della finestra temporale di novembre per prove parziali ad una settimana costituisca un handicap. Mentre gli altri corsi di laurea hanno un numero limitati di opzionali che prevedono una prova parziale, quasi tutti gli opzionali DES primo semestre la prevedono. Per favorire gli studenti incoming internazionali si finisce con lo sfavorire i Bocconiani. A tal proposito ho recentemente scritto al Dean Corbetta ed alla Dott.sa Fiorellini per evidenziare questa anomalia.

Per chiudere vorrei il vostro parere su una proposta avanzata dalla Prof. Carù in Consiglio: anticipare per il primo semestre un appello d’esame a dicembre e lasciarne solo uno tra gennaio e febbraio. La proposta è interessante perché permetterebbe di dare gli esami prima di Natale, ma allo stesso modo potrebbe de facto risultare in un serio handicap per chi non riuscisse ad usufruire di quell’appello alla fine delle lezioni. Attendo i vostri pareri!

In bocca al lupo per i prossimi esami!

Carlo Di Maio – Rappresentante Scuola Graduate

p.s.: Io voto MIZ al CNSU!
















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12.18.2009

Una bomba al nostro cuore! - la lettera che abbiamo inviato ai vertici dell'Università Bocconi

Egregi dott. Pavesi, Rettore Prof. Tabellini,

Vi esprimiamo i nostri sentimenti di solidarietà e vicinanza umana in merito a quanto accaduto in università nella notte tra il 15 e il 16 dicembre. Gli studenti desiderano ringraziare l’Università Bocconi per le possibilità formative che vengono quotidianamente offerte.
Il vile attentato ci obbliga, ancora una volta, a sottolineare con quanto impegno e con quanta dedizione Professori, Dirigenti e studenti della Bocconi si impegnano ogni giorno nello sforzo di affrontare il mondo ed i suoi problemi con spirito critico e impegno attivo. Non ci sentiamo strumenti di nessuno. Riteniamo invece che la vostra formazione ci stia fornendo gli strumenti necessari per essere menti libere e persone vere. Solo pochi giorni fa, nei Vostri messaggi di auguri, ci è stato ricordato che, prima di ogni voto, prima di ogni esame, prima di ogni lavoro vengono l’umiltà, la lealtà, la solidarietà. E’ l’impegno quotidiano di ognuno di noi ad illuminare queste parole, non un attentato codardo rivolto, per assurdo, verso il simbolo dell’impegno dell’Università Bocconi per una società più giusta, più equa: il Pensionato.
E’ vero, il nostro è un avamposto. Ma non del dominio, bensì del merito e del duro lavoro, attraverso i quali migliaia di giovani italiani e non, europei e non, sperano un giorno di poter rendere questa Terra un posto migliore.
Nel salutarVi, Vi rinnoviamo i nostri più sinceri auguri di un Santo Natale e di un felice Anno Nuovo.

B.lab – Alleanza Liberale

11.24.2009

B.lab promette e mantiene: sempre di più per te! Sempre meglio!



Vi ricordate della questione "Stampe a pagamento"?

Vi avevo promesso - con gli sforzi congiunti di tutti i rappresentanti di B.lab - che ci saremmo impegnati per ottenere miglioramenti nei servizi offerti agli studenti.

EBBENE!!

Nel Consiglio di Scuola Graduate del 24 Novembre 2009, in seguito ad una nostra sollecitazione in merito ai disagi provocati dal materiale didattico informatico (paper, slides… ), i Direttori di Corso di Laurea Specialistica/Magistrale si sono impegnati affinchè:

1. Nei syllabus siano chiaramente indicate le modalità di reperimento del materiale non cartaceo (e.i.: il link da dove il paper può essere scaricato);
2. Nel caso in cui sia presente materiale non cartaceo in programma, i Docenti attivino la pagina “Course Reserve” presente sul sito della Biblioteca, così da facilitare il reperimento del materiale (al momento solo il 16% dei Docenti ha attivato la Course Reserve);
3. Le slides vengano fornite il prima possibile agli studenti, a meno che non sia necessario, per ragioni didattiche, che gli studenti non conoscano prima della lezione il contenuto delle stesse;
4. Venga aumentata la quantità di libri di testo reperibili in Biblioteca, portando il loro numero sino a:
a. 10 copie per i corsi con 80-90 studenti (dalle attuali 6);
b. 20 copie per i corsi offerti a circa 400 studenti (dalle attuali 10);
c. 30 copie per i corsi fondamentali del Triennio con 1000 o più iscritti (dalle attuali 20).


Vi avevamo promesso che alle stampe a pagamento sarebbero seguiti miglioramenti in altri servizi offerti agli studenti. Questo è un primo, piccolo risultato raggiunto per Voi.

B.lab – Alleanza Liberale, studenti come te!

Carlo Di Maio
Rappresentante in Consiglio Graduate


11.18.2009

Ma camorristi si nasce?


Don Merola, prete anticamorra, sarà ospite di B.Lab per una conferenza sulle cause della deviazione criminale e sugli strumenti per combatterla.

Don Merola, per sette anni parroco della Chiesa di San Giorgio di Forcella, da 2 anni dirige una fondazione, "A voce d'è creature", che si occupa di formazione, recupero e istruzione di giovani che vivono in condizione di disagio.

Modererà il Prof. Giorgio Fiorentini.


Mercoledì 18 novembre, ore 12.15, aula P01-Pensionato Bocconi


Non Mancare!!!
Carlo Di Maio

10.14.2009

ALTERNATIVI come PERNACCHIE

Noi di B.lab ci siamo sempre battuti affinché gli studenti del nostro ateneo avessero il meglio. I bocconiani lo sanno, non lo scordano. Non neghiamo di aver preso in considerazione la possibilità di stampe a pagamento, a prezzo politico, come possibile soluzione agli annosi problemi delle lunghissime code in aula informatica e delle stampanti troppo spesso fuori uso. Sogniamo un’università in cui sia possibile stampare senza code, con un numero congruo di crediti a disposizione, lavoriamo per migliorare i servizi offertici. Vorremmo che il materiale didattico ci fosse messo a disposizione, senza insostenibili aggravi sul bilancio mensile - causa eccessivo ricorso alle copisterie esterne. Noi vogliamo: più qualità di stampa, più efficienza e meno sprechi... Noi, ed il nostro ex rappresentante in CDA, non ci siamo mai schierati apertamente a favore delle stampe a pagamento, perché riteniamo che, prima di questa mossa, l’università debba darci le opportune garanzie in tema di servizi. Le illazioni degli altri gruppi sono patentemente prive di fondamento, in quanto la suddetta mozione “stampe a pagamento” non è mai passata dal Consiglio di Amministrazione, ma è stata discussa in una riunione cui partecipavano i rappresentanti di tutti i gruppi studenteschi (quindi anche di A.D.); nessuno di questi gruppi aveva, però, la maggioranza assoluta. A conti fatti, dunque, qualcuno sta “democraticamente” bluffando.

“Belle parole e una vistosa apparenzararamente sono associate alla vera
virtù..."(Confucio)

[in replica al manifesto di AD apparso lunedì 12 ottobre in Universitàsul presunto regalo di B.lab e del CDA uscente: le stampe a pagamento]

10.12.2009

Relazione sul Consiglio Graduate del 12.10.09

Stamattina, 12.10.09, si è tenuto il consiglio di scuola. Si è discusso di vari temi. Mi soffermo sui punti più importanti:
  • c'è stata un'ampia discussione sulla didattica. L'università sta valutando eventuali futuri cambiamenti. Aggiornamenti seguiranno nei mesi successivi;
  • novità sul fronte internazionale sono in arrivo: da nuovi campus abroad alla predisposizione di nuovi accordi internazionali. Il tutto verrà presentato agli studenti nell'international Week.
  • questione stampe a pagamento: ho effettuato delle proposte che il Consiglio valuterà. Attendo una risposta dal Dean.

Trovate le proposte nel dettaglio sul gruppo facebook "Con Carlo al consiglio di Scuola Graduate" oppuresu questo blog. Sviluppi seguiranno nel corso della settimana.

Eccovi la relazione che ho sottoposto all'attenzione del CONSIGLIO:


Gentile Direttore, Gentili Prof.,
la seguente relazione tocca vari argomenti e prende spunto da un questionario direttamente sottoposto agli studenti in data 8.10.09. Il questionario, che non ha la presunzione di rappresentare il punto di vista dei Bocconiani, vuole invece offrire un’occasione di riflessione su alcune tematiche che a noi studenti stanno molto a cuore e che pure sembrano essere poco percepiti dai diversi organi dell’università.
L’iniziativa nasce in seguito alla comunicazione, ricevuta tramite Agenda You@B, dell’imminente passaggio da un sistema che prevedeva per ogni studente 20 stampe gratuite al giorno ad un sistema che invece prevede stampe illimitate, ma al costo di 0.02 €/c per pagina. La notizia non ci ha colto di sorpresa. Sapevamo, a seguito di un incontro del Consigliere Delegato con i Rappresentanti svoltosi tempo fa, questo sarebbe avvenuto. Le proposte in merito sarebbero molteplici. Preso atto però della mancanza di volontà della nostra università di fornire un servizio informatico non d’avanguardia, ma almeno di livello decente, - pensate davvero di meritare i primi posti delle classifiche internazionali quando c’è a disposizione un PC ogni 200 studenti?- abbiamo capito che erano altri i punti su cui intervenire. Ci siamo interrogati sull’origine del problema e l’abbiamo trovata nella quantità di materiale didattico non cartaceo che viene fornito da buona parte dei docenti. Potevamo facilmente svolgere un controllo sul sito dell’università per ricavarne una cifra precisa del numero di pagine che agli studenti è richiesto studiare per gli esami – si noti che il termine pagine qui va inteso come quantità di materiale didattico non cartaceo, senza alcun riferimento al carico di studi -, abbiamo però preferito cercare di capire quale fosse la percezione degli studenti. Il campione è di 50 studenti, a cui sono state rivolte le seguenti domande (a fianco trovate il perché di ogni domanda):
Hai un PC? – si è cercato di capire quanti studenti potessero in teoria studiare il materiale non cartaceo senza stamparlo;
Per peso e dimensioni, puoi facilmente trasportare il tuo PC in università? – essendo la Bocconi caratterizzata da un alto tasso di frequenza, si voleva capire quanti di questi studenti potessero effettivamente studiare in università con il loro PC;
Hai una stampante? – questa domanda era volta a capire quanti studenti potessero stampare da se il materiale;
Quale percentuale del tuo materiale didattico è composto da slides, paper, ecc.? – con questa domanda si è cercato di mettere in evidenza il peso che ha il materiale non cartaceo nella preparazione degli esami;
Quando ti è stato fornito il materiale? – questa domanda voleva invece cogliere un aspetto meno immediato: la programmabilità dello studio e la possibilità di risparmiare il tempo connesso a ricerca, download ed eventuale stampa del materiale;
In media, quante pagine stampi al giorno? – con questa domanda si è cercato di capire quanto uso fanno effettivamente gli studenti delle stampe;
Quanto pensi di spendere questo semestre in stampe (nota: le stampe in Bocconi si pagano)? – questa domanda voleva cogliere il peso economico che il materiale non cartaceo ha sul bilancio degli studenti;
Quanto tempo impieghi ogni settimana per stampare? – si è voluto comprendere quanto tempo fosse impiegato dagli studenti per stampare: la comparazione tra risposte individuali, che non è evidenziata tramite grafico, vuole evidenziare le differenti scelte individuali.
Le stesse domande sono state poste anche a studenti delle altre scuole. Ritengo opportuno soffermarmi però solo sui risultati degli studenti della Scuola Graduate.
Come facilmente prevedibile, la quasi totalità degli studenti ha risposto di possedere un PC. Differentemente, circa il 15% di questi ha però risposto di non essere nelle condizioni di portare il suo PC in università.Ciò comporta che alcuni studenti potrebbero essere indotti, per questioni contingenti, a studiare da soli a casa oppure stampare il materiale.
Tralasciando la domanda sulla quantità di studenti che posseggono una stampante, preferisco soffermarmi prima sul resto. Quasi il 90% degli studenti studia prevalentemente (50% o più) su materiale non cartaceo. Questo vuol dire che per molti di loro la questione della stampa sia rilevante.
A questo punto l’analisi si concentra necessariamente su due filoni: quanta parte di questo materiale viene stampato? Quanto influisce la decisione di stampa sull’organizzazione del tempo dello studente? Quanto questo influisce sul suo portafogli?
Possiamo rispondere alla prima domanda guardando i risultati del quesito in merito alle pagine stampate per giorno. I dati evidenziano che, in generale, si va dallo studente che stampa circa 120 pagine a semestre a quello che ne stampa fino a 2000. Confrontando queste percentuali con le risposte precedenti, è possibile presumere che gli studenti decidano di stampare una parte del loro materiale più o meno consistente. È facile presupporre che la decisione di stampa dipenda molto anche dalle tempistiche con cui è fornito il materiale, e che queste condizionino anche il tempo speso per la stampa del corso del semestre. La domanda contiene una sorta di forzatura implicita nella risposta. Sappiamo infatti che spesso il materiale viene fornito e a inizio semestre, e dopo ogni lezione. Si è voluto però cogliere più l’effetto di tale scelta dei professori sul tempo perso dagli studenti che l’effettiva tempistica. Da ciò infatti emerge che quasi il 90% degli studenti ricevono il materiale a seguito di ogni lezione, trattandosi probabilmente di slides. Questo influisce notevolmente e sul tempo perso e sull’organizzazione dello studio. Infatti, forse proprio per la situazione che si riscontra nelle aule informatiche, l’80% degli studenti dichiara di passare più di un’ora a settimana a stampare il materiale didattico.
Quanto costa agli studenti stampare il materiale? Se consideriamo che spesso non sono l’unico materiale di studio ( i libri di testo costano mediamente circa 40€) e che solo una parte di esso viene stampato, una cifra considerevole. Il 20% dichiara addirittura di spendere più di 60 euro a semestre. Il dato in se deve necessariamente essere accostato ad altri numeri ben più consistenti:
• Ben più della metà degli studenti è fuori sede: su di loro ricade già un consistente costo in termini di affitto e vita.
• Il sistema Bocconi di assistenza allo studio per reddito non è molto sviluppato alla specialistica e copre una fetta limitata di studenti, per lo più con gli esoneri parziali.
• Il costo si aggiunge ai normali costi di cancelleria. Se la Bocconi tenesse a questo aspetto, interverrebbe in primo luogo sull’EGEA per imporre un livellamento dei prezzi.
• La biblioteca possiede al massimo due copie dei libri di testo disponibili per consultazione. Il che comporta l’impossibilità per uno studente di studiare senza acquistare il libro.
• Si pensa davvero che con 10 PC in biblioteca si possa far fronte al fabbisogno degli studenti che necessitano di consultare il materiale online?
Cerchiamo infine di capire come si combinino tutti questi effetti. Alla domanda sul possesso della stampante, la metà degli studenti risponde positivamente. Non sembra azzardato allora supporre che chi riesce a contenere ragionevolmente costo e tempo delle stampe sono coloro i quali che possiedono una stampante. Non riesco allora a capire come la nostra università si proponga di essere tra le migliori, se lascia che differenze economiche, sociali o semplicemente di provenienza influenzino la possibilità di uno studente di dedicarsi serenamente all’apprendimento.
Avendo la possibilità di consultare direttamente gli studenti, abbiamo pensato di porgere loro anche alcune domande sull’organizzazione dell’attività didattica e sulle modalità di svolgimento degli esami di profitto. Le domande che abbiamo posto sono le seguenti:
• Ti piace il nuovo calendario accademico? – si è voluto capire se gli studenti apprezzassero un calendario più compatto e a ritmi più serrati;
• Trovi che i tuoi orari di lezione siano ben distribuiti? – avendo evidenziato nel precedente Consiglio la necessità di provvedere ad una migliore distribuzione degli orari, questa domanda prova a comprendere quali siano le effettive esigenze degli studenti;
• Avere pochi appelli d’esame di rende più nervoso o più concentrato? – la domanda prova a riproporre la questione degli appelli d’esame da un differente punto di vista;
• Rendi meglio con gli esami a risposta multipla o con domande aperte? – la domanda prova a comprendere la tipologia di esami che gli studenti preferiscono.
I risultati mostrano quanto segue.È stato tutto sommato ben accettato dagli studenti il nuovo calendario accademico. C’è una forte componente negativa, ma è da supporre che ciò sia ricollegato al taglio di una settimana per le prove intermedie. Quasi il 60% degli studenti ritiene invece che il proprio orario non sia ben distribuito. Ciò ha varie ragioni: troppe lezioni o troppo poche nello stesso giorno, orari distribuiti male nel corso della giornata, lezioni accavallate o poste in edifici diversi, troppo poco tempo per la pausa pranzo (che considerando lo stato delle mense Bocconi aprirebbe un nuovo capitolo. Meglio non parlarne). Il dato che emerge forte è invece collegato agli esami: 3 soli appelli e il salto di sessione costituiscono un handicap importante. Ciò risulta nella minore serenità di studio. L’80% degli studenti subisce infatti la pressione e finisce con l’essere più nervoso. Se l’università non vuole considerare le precedenti richieste, dovrebbe almeno riflettere su questa.Un ultimo appunto sulla modalità d’esame. Sappiamo che il dibattito tra americanisti ed italianisti è forte. Gli studenti invece hanno scelto: il 70% di loro preferisce esami con domanda a risposta aperta.
Carlo Di Maio
Rappresentante degli studenti presso il Consiglio di Scuola Superiore Universitaria