
Se qualcuno di voi decidesse di dare un'occhiata alla Guida all'Università delle Lauree Specialistiche, leggereste al paragrafo 7.7 le norme universitarie in merito di valutazione degli esami, che vi riporto di seguito:
"Gli esami prevedono valutazioni in trentesimi.
Le valutazioni sono sempre individuali.
Le votazioni da 0 a 17 trentesimi sono considerate insufficienze.
Le votazioni da 18 a 30 trentesimi sono considerate sufficienze e consentono allo studente l'acquisizione dei crediti previsti dal piano studi.
La Commissione d'esame può attribuire la lode al candidato cui ha assegnato 30 trentesimi.
Gli esami con votazione insufficiente si considerano non superati e pertanto devono essere ripetuti (sia che siano svolti mediante prove intermedie sia che siano svolti con prova unica).
Gli esami con votazione sufficiente si considerano superati e non possono essere ripetuti."
Si notano subito due cose:
1) la valutazione è individuale. Ciò significa che dobbiamo essere valutati solo in base a quello che abbiamo fatto, senza nessun tipo di confronto.
2) non c'è il benchè minimo riferimento alla normalizzazione dei voti, una prassi che invece sembra influire sul risultato dei nostri esami più della nostra effettiva preparazione.
Perchè allora mamma Bocconi si ostina a "consigliare" ai nostri professori di distribuire i voti secondo una "normale" approssimata?
Perchè la nostra università, per mantenere il prestigio che si è guadagnata nel corso degli anni, punta a selezionare i propri studenti non solo prima, ma anche durante il corso di studi. Si vuole, in poche parole, garantire che un 110 e lode sia effettivamente il top che la nostra università può offrire.
Bene. Questo principio è condivisibile e ha effetti positivi non solo sul nome della nostra università, ma anche sulle nostre opportunità di placement. Ciò che non è condivisibile è la modalità con sui questa selezione è effettuata. Gli studenti Bocconi sono generalmente ragazzi preparati, che studiano molto, che approfondiscono. Per questo motivo ritengo sacrosanto che, stabiliti i programmi d'esame e le sue modalità, il voto sia esclusiva espressione della nostra preparazione. Ci sono molti modi per fare selezione: aumentare la difficoltà degli esami, prevedere approfondimenti per gli studenti che ambiscono a votazioni eccellenti, permettere agli studenti di confrontarsi con progetti pratici per valutare chi è effettivamente "il migliore". Sono sicuro che ciò non muterà la situazione. I Bocconiani saranno ancora una volta pronti ad impegnarsi al massimo per raggiungere il top. Sapendo però che la loro valutazione dipenderà solo dallo studio e non dal caso, dalla gaussiana, dalla parola in più scritta dal compagno di banco.
Anche tu ti senti uno STUDENTE NORMALIZZATO?
Se condividi il mio punto di vista o hai qualche critica, commenta su questo blog o sul gruppo Facebook: Io voto Carlo Di Maio alla Scuola Superiore Universitaria!!!
E ricorda:
OGGI DECIDI TU!!!
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